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LA POLTRONA: TUTTE LE TIPOLOGIE

Un pezzo di arredamento che in ogni casa, appartamento o residenza che sia non può mancare è sicuramente la poltrona.

Non è una sedia, non è un divano ne tantomeno un divanetto, la poltrona è unica, privata, single e sì, anche un pò altezzosa. Perchè la poltrona è fatta per una sola persona e non essendo una seggiola è fatta per stare comodi, quindi favorita nei momenti di relax.

Quante volte ci siamo accomodati su una poltrona comoda ed avvolgente e quasi non riuscivamo più ad alzarci? E quanti ricordi a casa della nonna di vecchie poltrone rivestite con tessuti retrò! 

Le poltrone hanno un grandissimo potere (oltre a quello risaputo di coccolare e rilassare) e cioè il potere di trasformare una stanza, un angolo, un corridoio o un ambiente e questo grazie al fatto che le poltrone o poltroncine possono essere rivestite di tessuto personalizzate in base allo stile che si vuole ottenere, spesso anche osando con colori e pattern di carattere perchè tanto si sa…è “solo” la poltrona.

Questo potere lo hanno soprattutto le poltrone vintage o di antiquariato che oltre ad avere una storia ed una manifattura di altri tempi possono diventare uno strumento decorativo di contrasto, utilizzando tessuti dal design contemporaneo (ad esempio velluti monocromatici cangianti o pattern geometrici) su poltrone in stile retrò o tessuti in stile vintage (come damascati, toile de jouy, quadretti Vichy o tessuti dai disegni boho) su poltrone dal design contemporaneo, minimal perchè no scandinavo.

Ma quante e quali tipologie di poltrone esistono? Vediamole insieme:

  • Poltrona a pozzetto. É la classica poltrona avvolgente, con i braccioli contigui al dorsale.
  • Poltrona a dondolo. La poltrona della nonna! In America chiamata Rocking Chair la poltrona a dondolo esiste nelle versioni vintage ma anche in varie versioni dal design contemporaneo.
  • Poltrona à la Reine. Regale e maestosa proprio come fosse la poltrona di una Regina appunto questa poltrona ha i braccioli arretrati rispetto alla seduta e lo schienale in legno spesso intagliato e decorato o addirittura laccato in oro.
  • Poltrona baigneuse. Forse in pochi sanno che il suo nome deriva dalla sua somiglianza con le vasche da bagno antiche, questa poltrona ha infatti i braccioli ad altezze diverse e una seduta lunga e ovaleggiante che ricordano appunto la forma di una vasca da bagno retrò.
  • Poltrona bebé. Di piccole dimensioni, è tutta imbottita e ha dorsale leggermente curvo nella parte superiore. In uso dall’Ottocento
  • Poltrona bergère. Usata nello stile Luigi XV, ha come seduta un grande cuscino estraibile e i braccioli sono attaccati allo schienale. Si ritrovava nell’antichità in Italia e in Francia con cornici laccate, o dorate e con intagli usata anche nell’800.
  • Poltrona bergère en confessionel. Nello stesso stile della bergère ma con i braccioli arretrati e i classici poggiatesta laterali uniti allo schienale
  • Poltrona cabriolet. Lo schienale arcuato ricorda la forma del violino. Stile Reggenza francese.
  • Poltrona caqueteuse originaria del Rinascimento, ha un sedile trapezoidale, spesso girevole e un dorsale ricurvo con piccoli braccioli.
  • Poltrona chaise-longue. L’icona del relax con poggiapiedi.
  • Poltrona chippendale. La classica poltrona stile inglese da mettere davanti al camino, con schienale ribassato e seduta imbottita.
  • Poltrona coifeuse. Il sedile in alto ha forma concava per appoggiare la testa durante il momento dell’acconciatura. Chiamata anche poltrona da barbiere.
  • Poltrona courant. Si dice di quelle poltrone di estrema importanza decorativa, le protagoniste dell’ambiente che amano stare al centro dell’attenzione, particolarmente curate nei dettagli.
  • Poltrona Cromwell. Sedile e spalliera sono formate da striscie di cuoio.
  • Poltrona d’angolo. Il dorsale ha forma angolare per essere posizionata appunto agli angoli di una stanza.
  • Poltrona Duchesse. Il sedile è allungato per stendere le gambe e finisce con un secondo schienale più basso.
  • Poltrona frallero o alla fratina, lo schienale alto e rigido ha i braccioli scolpiti. Il dorsale è rivestito di tessuto pesante fissato con borchie di metallo.
  • Poltrona hepplewhite. Lo schienale è ovoidale o a forma di scudo e i braccioli senza imbottitura.
  • Poltrona inglese settecentesca. I montanti retrostanti, in legno, si riuniscono allo schienale con un nodo. I braccioli sono avvolgenti e finiscono a ricciolo, il sedile è imbottito e le gambe terminano con un ricciolo.
  • Poltrona Récamier. Una sorta di poltrona chaise longue senza schienale che prende il nome dal dipinto di David di madame Recamier
  • Poltrona voyeuse. Usata nelle sale da gioco, nella parte superiore dello schienale ha un cuscinetto al quale si può appoggiare chi osserva il tavolo da gioco alle spalle del giocatore.

Abbiamo fatto un viaggio tra gli stili storici delle poltrone, i loro usi e le forme di design utilizzate nel corso dei secoli per costruire questo pezzo da arredamento così familiare. Non ci resta che frugare nei mercatini di antiquariato o a casa della nonna per scovare una bella poltrona vintage pronta per essere messa nelle mani esperte di un tappezziere per farne un gioiello di artigianalità e un pezzo unico, personalizzato attraverso l’utilizzo di tessili per arredamento ricercati ed esclusivi, dallo stile inglese e romantico come quelli di Lewis & Wood o Jim Dickens England per esempio, oppure bohémienne e di ispirazione mediterranean chic come i tessili di James Malone Fabrics perfetti per creare uno stile etnico chic, con corposi jacquard di filati naturali, velluti e tessuti dal peso perfetto per imbottiti e lavori di tappezzeria.

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