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RIFLESSIONI SULLA CARTA DA PARATI

SOGNAMO AD OCCHI APERTI

Quando lo stress quotidiano ci fa rizzare i capelli in testa ci sono tante cose che ognuno di noi può scegliere di fare… non vi è mai venuta voglia di sedervi in una di quelle piccole e deliziose stanze da tè, raccolte, minute, leziose e decoratissime? Accoccolarvi su un divano in velluto, raccogliere i piedi in un caldo panno di lana e sorseggiando un tè nero al latte guardare la pioggia che sui vetri delinea astratte e buffe figure? Beh a me si.

E credo di aver tralasciato un particolare, guardate le pareti, che colore le immaginate? Rosa? Azzurro pervinca? Verde salvia? Rosso ruggine? No, riflettete.

Le pareti sono decorate. Si, decorate con una splendida e preziosa carta da parati. Forse il disegno minuto e ben tratteggiato ancora non vi è chiaro, avvicinatevi. Beh ecco è un pappagallo, no forse è un usignolo, tra le foglie scorgo una volpe, piccola, appena abbozzata da un sottile tratto, e tra i disegni fitti e dettagliati mi perdo, invento storie, la volpe scappa da un cacciatore che esce da un fitto bosco di quercia, è autunno perché i colori sono bruciati e se osservo meglio lontano tra le fronde posso scorgere anche una coppia che danza. Un toile? Chinoiserie? Pastorale? Chiamatelo come preferite, il toile de jouy è sicuramente uno dei temi preferiti per questo tipo romantico e prezioso di carta da parati.

CARTA – DA – PARATI

Analizziamo bene queste parole. Carta certo, perché la storia della carta da parati è legata alla storia della carta e il suo utilizzo in oriente è di pochi decenni successivo proprio all’invenzione di questo materiale.Dall’Oriente inizialmente dipinta a mano all’Europa il passo è breve, le prime in Inghilterra e poi in Francia riproducevano quadri di pittori, stampati ad uno o due colori e rifinite a mano con i pennelli. Scene di paesaggio, antiche rovine, fino a semplificare i motivi decorativi creando moduli e pattern che potessero adattarsi alle dimensioni delle pareti.Parati, ovvero l’arte di decorare le pareti, di rivestirle in carta o stoffa.

Una scelta estetica? Non solo, i rivestimenti in carta da parati servivano anche per proteggere le pareti dall’usura. Le case nobiliari sostituivano gli arazzi con leziose e ornamentali carte da parati tanto che nel 1712 la regina Anna di Inghilterra dichiarò la carta da parati un bene di lusso. Periodo d’oro quello vittoriano per la carta da parati, ma negli anni venti non fu da meno, i designer si ispiravano ai movimenti artistici e alle avanguardie contemporanee come futurismo e cubismo.

DECORARE CON LE CARTE DA PARATI

La storia della carta da parati è variopinta, interessante, bizzarra. Quindi ritorniamo nella nostra stanzetta e riflettiamo, quanta storia, quanta artigianalità e quanta atmosfera traspira dalle pareti rivestite in carta decorata? Quante infinite possibilità di personalizzare un ambiente ci permette?

Materiali sempre più innovativi ci lasciano liberi di pensarla in spazi come bagni e cucine, ci propongono materiali con finiture tattili e cristalli Swarovski, ci deliziano di molteplici soggetti da quelli più semplici a quelli più decorativi.

Una parete sola, quanto preziosa?   Tutta la stanza, quanta personalità? Volete osare? Optate per il soffitto e vi assicuro che potrete davvero perdervi sollevando lo sguardo.

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